Maria Organtini


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Poesie

Le opere Poetiche > 1982-Uomo senza fine - Ediz. Rebellato

In memoria


Qualcuno mi ruba il tempo.
I gabbiani distendono le ali
II mare brilla sotto di loro.
Perché non posso volare?
Giocare come le foche
e tuffarmi nell'acqua fresca
quando sale il caldo.
Sentire la fresca brezza
lambire dolcemente i sogni
come i baci la mia pelle.

E fuggo lontano
sempre di più. Il mare
si stende dinanzi a me
La sua voce mi chiama.
Le sue onde - mani -
invitanti mi attraggono
con promesse che mai si avvereranno
e io m'inebrio dì sole, sale e sogni.

Quando cadrò esausta
tu mi raccoglierai.
Le tue lacrime - ricoprendomi -
scioglieranno la salsedine
rendendo libero il mio spirito
che finalmente porrà volare
nel cielo felice.
Solo il mio corpo resterà
chiuso in una bara
ma io non sarò là.

Ricordami - felice e libera -
Perché io sono


Sbagliato


Mi hanno insegnato
ora soltanto ricordo -
che una bambina
sarà madre.

Sbagliato!

Quando sono stata
donna ho amato
desiderare dì essere
madre.

Sbagliato!

Mi sono trovata
adulta, cosciente di maternità
e il mio nido
preparato con amore-
era stato distorno.

Sbagliato!


Lettera a un drogato


Amico, stasera ti sei bucato
assaporando un frutto marcio.
Non ti condanno, capisco.
Del frutto fresco
troppo salato è il prezzo.

La vita è un mercato
da cui ti senti escluso.
10 non vendo sogni.
Una sola cosa possiedo:
me stesso.

Il vivere quotidiano
ha i problemi di tutti.
Credimi, i frutti miei
son come i tuoi.
Ma la speranza
non deve morire mai.

Uomo senza fine


Hai disegnato un volto
senz'anima.
Un verso è nato
dalla tua penna.
Ma quando gli occhi
hai posato su me
un uomo senza fine
ho ritrovato.


Generosità


Se ti tendo la mano
e dichiaro di esserti amica
non sono generosa.

La luna spunta in cielo
ogni sera - pur se nel giorno
è stata la bufera.

Quando, nonostante il silenzio
parlo e ti chiamo amore
solo allora sono io.
Generosità

perché ho permesso al mio cuore
di parlare senza attendere
che una foglia qualsiasi
mossa dal vento
chiudesse per sempre
le mie labbra.


Le tue mani


Calde, tenere ali di colomba
fremevano le tue mani
strette alle mie.
Un attimo, un brivido
un fremito, poi il nulla.
Il vento freddo
della solitudine
mi ha sfiorato.
Ho guardato le mie mani;
erano vuote!


Un presepe mai nato


Fu in una notte
piena di stelle. L'armonia dei loro sensi
era al culmine:
concepimento incosciente!

Io mi staccai timidamente
dal nido tiepido.
La speranza per compagna
intrapresi il viaggio.

Il mio ingresso nella vita
fu accolto con stupore.
Incominciavo ad ambientarmi
quando giunse l'estraneo
che mi eliminò!

Così non vidi mai
il mio «Presepe».


Fazzoletto rosso


Ho danzato per te - amore mio -


Un fazzoletto rosso per compagno.
Una luna alta nel cielo
ha illuminato la mìa stanza
chicchi di grano dorato i tuoi occhi
latte e miele sulle nostre labbra.

Ho danzato per te - amore mio -

Sopra di me il fazzoletto rosso
volteggia - Una spirale di sogni
mi avvinghia il corpo morbido
nel turbine del tuo desiderio.

Ho danzato per te - amore mio -
ancora una volta.

La luna si nasconde in cielo
mentre tu chiudi con un bacio
la mia conchiglia fragile
e tenera al tocco magico.

E riprendo a danzare per te - amore mio -
mentre un fazzoletto rosso
giace ai miei piedi.


Nota stonata


Ho cercato una nota
stasera.
L'ho trovata abbandonata
su un giradischi
che girava, frusciando.
Hai tentato di ascoltare
ma non sentivi nulla.
L'ho raccolta e scaldata
fra le mani.
Un posto le ho dato
nel mio petto
ma non parlava d'amore.
Ho capito! Quella nota
- delicatamente presa tra le dita -
l'ho riposta nel cassetto
dei ricordi sbagliati
perchè una nota stonata
non rovini il nostro
concerto d'amore.


Periferia


Nessuno pensa a te
eppure esisti.

Nei momenti tristi
approdi alla notorietà
finisci sul giornale, perchè un drogato
è morto abbandonato e solo.
Povero reietto!
Non averne a male: è accaduto. Naturale.
A me piace così come sei.
La gente parla ancora per le strade.
Qualche mamma s'arrabbia con il bimbo
e strilla forte
mentre un gatto scappa da sotto un'automobile
ma senza paura, perchè questa è casa sua.
Com'è strano, mi accorgo adesso
che questa periferia
è tanto uguale ad altre lontane
mai dimenticate.

Sarà perché la periferia non fa distinzione...
accoglie tutti con lo stesso cuore.





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